L’impulso che ci spinge a condividere sui social network storie, foto, video e post è alla base di una vera e propria dipendenza collegata a un circolo vizioso. Come funziona?
Uno studio pubblicato su Nature Communication ha analizzato oltre un milione di post pubblicati su Facebook e Instagram.
Si è arrivati a trovare un elemento comune. Il comportamento ricorrente è associato al meccanismo "apprendimento per ricompensa": più postiamo, più riceviamo consensi (like) e più continuiamo a postare. Ti ricorda qualcosa?
I like, attivando il circuito di ricompensa cerebrale, causano una sorta di dipendenza ed è per questo che alcune persone tendono a condividere la loro intera vita online. Se questo meccanismo può avere conseguenze spiacevoli per le persone, allo stesso modo un imprenditore non può permettersi di cadere nel tranello dei like.
Investire nei social media puntando solo su like, interazioni, visibilità non permette all’azienda di crescere: del resto un’azienda non vive di like ma di clienti. L’imprenditore deve essere razionale e lasciarsi guidare soltanto dai numeri che contano: copertura e profilazione sui giusti target delle proprie pubblicazioni, generazione lead e infine acquisizione di nuovi clienti.
Per far crescere un’azienda, quando si investe in pubblicità online bisogna far sì che ogni singolo euro ci ritorni con gli interessi. Solo così, infatti, non stiamo utilizzando i soldi della nostra azienda inutilmente, bensì li stiamo investendo per ottenerne di più. E questo non può accadere con i like, ma soltanto con clienti paganti.
Se parti con l’obiettivo di implementare un sistema di acquisizione clienti costante e oltre a questi riesci anche ad avere i like, tanto meglio! Ma non partire con l’idea di fare like o visibilità, perché non sono i numeri importanti per un’azienda.
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